mercoledì 28 aprile 2010

Germania, anno zero

Regista: Roberto Rossellini
Interpreti: Franz Kruger, Edmund Moeschke, Barbara Hintze
Paese: Italia
Anno: 1948
Genere: drammatico

Trama
In una desolante Berlino del dopoguerra piena di macerie, il giovane Edmund di appena 12 anni trascorre le sue movimentate giornate. Il padre è gravemente malato, la madre morta, la sorella accudisce il padre e il fratello, ex soldato della Wehrmacht, non esce di casa perché privo di documenti: tutta la famiglia insomma pesa sulle spalle del ragazzo. Tra furtarelli, baratti, giochi con gli amici, ricerca di un qualsiasi lavoro, Edmund non si perde d'animo.
Un giorno incontra un suo vecchio maestro, un ex nazista che ormai non ha più l'abilitazione ad insegnare; il viscido docente lo affascina con le sue teorie secondo cui «i deboli devono soccombere e i forti sopravvivere». Edmund torna a casa e di nascosto avvelena il padre che esala l'ultimo respiro. Torna dal maestro per confessare il suo parricidio ma questi, terrorizzato e temendo di essere coinvolto, gli dà del pazzo e dell'assassino.
Il ragazzo, sconvolto, non ha il coraggio di tornare a casa, e nel suo vagabondare sente il suono di un organo uscire da una chiesa, ma dopo averlo ascoltato se ne va. Edmund si arrampica allora su un campanile pericolante da cui vede trasportare via la salma del padre. Senza più speranze, prostrato dal rimorso, si butta allora nel vuoto.
[tratto da Wikipedia]

Approfondimenti
È il terzo film della cosiddetta trilogia della guerra di Roberto Rossellini dopo Roma città aperta (1945) e Paisà (1946), ma, nonostante l'affinità tematica, Germania anno zero si distanzia in maniera piuttosto marcata dalle modalità espressive caratteristiche dei due primi film bellici, tanto da non poter essere annoverato tra le opere del Neorealismo cinematografico italiano.
Come indicato nei titoli di testa, il film è dedicato alla memoria di Romano Rossellini, il figlio di Roberto prematuramente scomparso a 9 anni nel 1946.

Curiosità
Quando Roberto Rossellini si recò a Berlino per il film, organizzò i provini per trovare gli attori; ad uno di questi, come racconta nella sua autobiografia, partecipò anche un giovane Klaus Kinski. Dopo ore di attesa nella sala d'aspetto con altri aspiranti attori, le audizioni tardavano ad iniziare, mentre il regista si dilungava al telefono con Anna Magnani: in uno dei suoi tipici scatti di rabbia, Kinski si mise ad inveire contro Rossellini, che subito replicò: «Chi è quello? Mi interessa! Fategli un provino!».

[DivX-ITA] Germania anno zero.Rossellini.1948.avi
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